Le ultime due settimane sono state segnate da una prima e positiva ripresa verso la normalizzazione dell’attività e dei servizi della Fondazione. Non è certo ancora tempo di cantare vittoria, soprattutto dopo quello che abbiamo affrontato negli scorsi mesi, ma registriamo elementi che sembrano propendere per un cauto ottimismo. L’attenzione resta però molto alta, sia dal profilo sanitario che gestionale.
Come abbiamo già avuto modo di dire, sono stati effettuati i tamponi a tutti gli ospiti anticipando le disposizioni regionali (ripetuti nei casi dove necessario) e sotto il diretto controllo della Direzione Sanitaria.
Ad oggi, sono presenti 214 ospiti, di cui 40 all’interno dei mini alloggi protetti. Alla data del 14 maggio 2020 circa il 40% di loro risultavano positivi al COVID-19, in larga parte asintomatici. A seguito dell’effettuazione di ulteriori tamponi di controllo, registriamo un significativo incremento di ospiti che si stanno negativizzando.
Dal 01 maggio ad oggi i decessi in RSA sono stati di 4 ospiti e, dall’inizio della pandemia, non abbiamo registrato decessi fra gli ospiti dei mini alloggi.
Gli ospiti sono attualmente suddivisi in nuclei di piano (secondo il criterio della positività), come disposto dalla Direzione Sanitaria che si avvale della consulenza di un medico infettivologo, incaricato ad hoc per la migliore gestione della situazione.
Dei 259 dipendenti attualmente in forza alla Fondazione, 32 sono assenti per malattia e, di questi, 22 per infezione da COVID-19. I dipendenti rientrati da periodi di malattia nelle ultime settimane sono stati sottoposti a tampone e riammessi nel luogo di lavoro solo dopo esito negativo al secondo tampone. Tale procedura, in accordo con le normative emanate dagli Organi superiori, resta valida anche per coloro che dovessero affrontare nel prossimo futuro un episodio di malattia con sintomi sospetti. Rispetto alla sicurezza dei propri ospiti e dipendenti, la Direzione Generale in accordo con quella Sanitaria e con l’avallo del medico competente, ha deciso di somministrare il tampone anche a tutti quei dipendenti che non lo hanno ricevuto in occasione di episodi sospetti.
Passando alle ripercussioni economico finanziarie dovute alla pandemia, la condizione della Fondazione appare in sicurezza come già riportato in occasione dell’ultimo Consiglio di Amministrazione. Tuttavia non possiamo nascondere il fatto che, dall’inizio dell’emergenza, la Fondazione non si è risparmiata per quanto riguarda spese ed investimenti necessari. Basti pensare che, ad oggi, i costi sostenuti per l’approvvigionamento dei DPI necessari, sanificazioni straordinarie, tamponi, ecc., ammontano ad oltre 90.000 Euro. Monitoriamo con attenzione anche la dinamica che nasce dal blocco dei nuovi ingressi in RSA disposto dalle norme in vigore che, se necessario, porterà il Consiglio di Amministrazione a discutere e valutare possibili decisioni in merito.