Positivi in calo e crescita delle cure domiciliari

30 Nov, 2020 | COVID-19, Servizi

La situazione generale, stando agli ultimi dati, sembra prendere un timido andamento positivo. All’interno dei nostri servizi, invece, la situazione permane stabile e positiva.

Rispetto a quanto comunicato lo scorso 11 novembre, gli Ospiti positivi al SARS-Cov-2 ma del tutto asintomatici sono scesi a 7, segno che 16 di loro hanno concluso il percorso di negativizzazione. Sono invece 17 i dipendenti assenti dal posto di lavoro per positività accertata, a dimostrazione che il piano di monitoraggio e screening continuativo – effettuato attraverso tamponi molecolari – sta dimostrando la sua efficacia.

 

La crescita delle cure domiciliari

Nel mese di novembre abbiamo completato 6 nuovi ingressi in RSA ma, quello che più ci rende ottimisti è l’incremento dell’accesso alle prestazioni domiciliari.

Infatti, dal mese di settembre ad oggi, le persone che i nostri operatori e professionisti della salute seguono al loro domicilio sono aumentate di 12 unità.

Una notizia positiva perché dimostra che, grazie o in risposta alla minaccia rappresentata dal COVID-19, sta piano piano crescendo la consapevolezza verso una forma di cura che diventerà sempre più complementare al ricovero in RSA. La direzione è quella già indicata nel Position Paper presentato alla Commissione voluta dal Ministro Speranza, ovvero della trasformazione delle RSA in vere e proprie piattaforme territoriali multiservizi, in grado di erogare servizi specifici e personalizzati sulle reali esigenze delle persone anziane.

Anche per i prossimi mesi il nostro impegno, oltre che massimo per i nostri Ospiti ricoverati in RSA, sarà anche quello di assicurare a tutti le cure necessarie a casa proprio, attraverso la formula dell’RSA Aperta o del servizio ADI (Assistenza Domiciliare).

 

Le nuove disposizioni regionali

Lo scorso 25 novembre, con Delibera 3913/2020, Regione Lombardia ha aggiornato alcune regole e, in particolare, ha rivisto le procedure necessarie per i nuovi ingressi in RSA.

Nell’Allegato alla Delibera, si legge infatti che scende da 14 a 10 il numero dei giorni necessari all’indagine anamnestica pre-ingresso, che l’analisi dello stato di positività o negatività dell’Ospite candidato si limiterà alla sola esecuzione del tampone molecolare e non più anche del test sierologico. Anche il tempo necessario per la ripetizione del tampone è stato portato a 10 giorni rispetto ai 14 stabiliti in precedenza.

Viene infine riconfermato – con necessario dolore, aggiungiamo noi – il divieto di ingresso nelle strutture residenziali e semi residenziali dei famigliari onde evitare contagi e proteggere così gli Ospiti dal virus SARS-Cov-2.

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