Nel 1921 a Rho le famiglie non erano certo come le conosciamo oggi. I bambini arrivavano senza tanto preavviso e fu così, che alle porte della primavera, il 5 marzo, arrivò anche Teresa che, da subito, diventò la ‘Teresina del cortile degli Arrigoni’. Della sua famiglia non era certo l’ultima: prima di lei avevano già trovato posto 5 fratelli e dopo di lei ne arrivarono altri quattro: si avete letto bene, la nostra Teresa fu la sesta di ben 10 figli!
Come era d’uso ai tempi, la scuola lasciava presto il passo al lavoro e così, anche Teresa, all’età di 13 anni, iniziò il suo primo impiego presso la ditta Umberto Pellegrini. Per molti di quella generazione, però, il disincanto di una vita tranquilla fu bruscamente interrotto dalle vicende della Seconda Guerra Mondiale che, tra mille traversie, fortunatamente permisero a Teresa di andare avanti.
Con la ripresa economica arrivò anche per Teresa il momento dell’amore, che coronò nel 1952: un matrimonio che le ha dato molte soddisfazioni, prime fra tutte i figli Enrica e Luciano. La vita continua scorre e, dalla casa di Via Dante, la famiglia si trasferì in Via Ratti.
Purtroppo, Teresa rimase vedova molto presto, con due bambini piccoli da allevare che la costrinsero a tornare al lavoro per poter garantire la crescita che meritavano. Teresa aveva però un carattere forte e tutto questo non la costrinse certo a dimenticarsi delle sue passioni, prima di tutto il ricamo a l’uncinetto, poi i lavori a maglia e la cucina. Teresina – perché tutti da sempre la conoscono così – confezionava tovaglie e centrini, senza mai dimenticarsi degli altri che, molte volte, le chiedevano aiuto per piccoli lavori di rammendo o per l’orlo dei pantaloni. In cucina erano molti i suoi cavalli di battaglia, dalle lasagne ai mille tortellini con la pasta tirata a mano, fino all’immancabile appuntamento natalizio con l’insalata russa e il vitello tonnato che ‘nonna Teresina’ faceva soprattutto per la gioia dei suoi nipoti, Lia a Loris.
La sua casa, come oggi la sua stanza, è sempre stata allietata dalla musica. Anche questa una passione da sempre, soprattutto per le canzoni della sua giovinezza, quelle degli anni ‘50 e ’60, ma senza disdegnare la musica da ballo e quella più moderna.
Di anni, da quel lontano 5 marzo del 1921, ne sono passati ormai 100, un traguardo che in pochi possono vantare, soprattutto se – oggi come allora – la famiglia e i suoi affetti sono ancora lì, solidi e amorevoli, come i sorrisi di Ludovico e Giulio, i due pronipoti che Teresina spera ancora siano solo i primi di una lunga serie.
Per attraversare un secolo di storia non bisogna essere supereroi, ma persone semplici e determinate, in grado di appartenere ad una comunità che, come nel caso di Teresina, possa volerti bene. Il suo carattere forte e a volte autoritario – anche se con il passare degli anni questo tratto si fatto sempre più docile – le ha permesso di superare brillantemente anche il COVID, giusto un anno fa.
Nonostante tutto, proprio perché a Teresina tutti vogliono bene, per il suo centesimo compleanno sarà organizzata una grande festa. Certo, i suoi affetti più cari saranno presenti a distanza, ma tutta la RSA Perini parteciperà a questa sua grande impresa: attraversare un secolo di storia!
* questo contenuto è stato scritto in collaborazione con Enrica e Luciano