In che modo l’ambiente influisce sull’invecchiamento?

27 Set, 2021 | Notizie

Sono in molti a chiedersi in che modo l’ambiente influisce sull’invecchiamento. Le cause che portano al decesso di una persona anziana sono diverse e si intrecciano fra loro: una serie di fattori ambientali, demografici, biologici, comportamentali e sociali determina infatti lo sviluppo e l’insorgenza delle cosiddette malattie legate all’età.

L’invecchiamento cellulare è influenza da fattori genetici e ambientali, tanto che le persone invecchiano a ritmi diversi e queste differenze sono dovute anche agli ambienti – fisici e sociali – in cui vivono. Per ambiente si intende un intreccio complesso di diverse dimensioni, da quella fisica a quella psicologica, da quella sociale a quella culturale. Non sappiamo ancora bene come ogni dimensione influenzi il processo, quello che però la scienza ha individuato sono sicuramente alcuni fattori di rischio.

Quindi, la domanda che molte persone si pongono è: quali sono i fattori ambientali che influenzano e accelerano il processo di invecchiamento e supportano lo sviluppo delle malattie legate all’età che mettono a rischio la vita come cancro, demenza e malattie cardiovascolari?

 

COSA SONO LE MALATTIE LEGATE ALL’ETÀ?

Le malattie legate all’età sono quelle che vengono innescate e si evolvono a causa del deterioramento che si verifica con l’avanzare dell’età. Possono presentarsi con sintomi acuti o cronici e sono spesso il risultato di situazioni che si trascinano da diverso tempo.

Gli esempi più comuni di malattie gravi legate all’età che possono portare alla morte prematura sono la demenza, le malattie cardiovascolari e il cancro. Altre condizioni legate all’età, come il diabete di tipo 2, l’ipertensione, l’osteoporosi o l’artrite possono agire come fattori di rischio che ne aumentano o riducono la gravità.

 

IN CHE MODO L’AMBIENTE INFLUISCE SULL’INVECCHIAMENTO?

L’ambiente ecologico comprende fattori come il suolo, l’acqua e l’aria, ma anche tutti gli organismi che vivono in esso. Questi fattori sono alla base sia del bisogno di cibo, ma anche della costruzione dei sistemi sociali e culturali.

L’aria

Se, per esempio, pensiamo all’aria, è innegabile che l’inquinamento atmosferico rappresenta un danno ambientale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che 7 milioni di morti premature all’anno sono legate all’inquinamento atmosferico globale. Malattie respiratorie, cancro e danni cardiovascolari sono in parte riconducibili all’inquinamento dell’aria. È importante sottolineare che non solo i polmoni e le vie aeree sono colpiti, ma l’inquinamento atmosferico può anche danneggiare la maggior parte degli altri organi del corpo poiché le particelle più piccole possono raggiungere il flusso sanguigno: l’esposizione a lungo termine a PM10 e ozono aumenta il rischio di cancro, ma occorre anche ricordare che il rischio di cancro è aggravato da obesità, fumo e inattività fisica tra i soggetti con più di 50 anni. Anche le malattie cardiovascolari possono essere influenzate dagli inquinanti atmosferici, così come quelle neurodegenerative: ad esempio, persone che vivono in zone ad alta concentrazione di PM2,5 sono più inclini a sviluppare deficit di memoria; anche l’esposizione a lungo termine a alti livelli di ozono, biossido di azoto e altri inquinanti sembrerebbe incidere sullo sviluppo della Malattia di Parkinson.

Il clima

Il clima (valutato tramite temperatura, precipitazioni, umidità, vento, pressione atmosferica ecc. a lungo termine) definisce e influenza direttamente la salute pubblica poiché l’esposizione alla temperatura ambiente ha un impatto immediato e forte sulla salute e sul benessere delle persone. Soprattutto negli anziani, l’esposizione a temperature estreme provoca problemi di salute che portano ad un aumento della morbilità e mortalità durante le ondate di calore: lo stress da calore moderato prolungato è difficile da bilanciare (anche per via della diminuzione della sudorazione) e molti sono i problemi cardiovascolari a cui si assiste. Con l’aumento della temperatura dovuta ai cambiamenti climatici, gli anziani con uno stato socioeconomico basso – dal momento che possedere l’aria condizionata, idratarsi, vestirsi con abiti leggeri e avere accesso ai trasporti e ai contatti sociali sono associati a una diminuzione della mortalità – e condizioni di salute peggiori sono maggiormente a rischio di soffrire di stress da calore.

L’acqua

La qualità dell’acqua potabile è strettamente legata alla salute umana in quanto il consumo e l’uso dell’acqua è una parte essenziale e quotidiana della vita. La mancanza o l’eccesso di determinati elementi chimici può provocare non solo effetti nocivi sulla salute acuti ma anche a lungo termine. Ad esempio, buoni livelli di magnesio sembra proteggano dalle malattie cardiovascolari, così come la presenza di litio in determinate quantità può proteggere dalle malattie neurodegenerative. Altre sostanze e soprattutto i metalli pesanti come il piombo e il cadmio sappiamo che influenzano negativamente la salute delle persone.

Il suolo

Come l’acqua, il suolo può influenzare la salute umana in quanto contiene oligoelementi e può contenere altre sostanze potenzialmente dannose. La qualità del suolo ha un impatto sulla salute umana, poiché attraverso piante, acqua e animali entra nella catena alimentare. Alcune forme organiche di selenio sembra possano fungere da fattori protettivi verso alcune forme di tumore, mentre bario e nichel sembra che non aiutino la longevità.

 

IN CHE MODO L’AMBIENTE SOCIALE INFLUISCE SULL’INVECCHIAMENTO?

L’impronta umana sull’ambiente naturale e le sue conseguenze per l’umanità sono molteplici perché l’uomo provoca cambiamenti nei sistemi ecologici, nelle risorse a disposizione e, con lui, lo fanno le economie e le diverse culture. La salute delle persone è quindi fortemente correlata all’ambiente in cui vivono, ma poiché esso stesso è un prodotto complesso e multidimensionale, l’interazione di fattori ecologici, sociali, personali e culturali promuove lo sviluppo delle malattie legate all’età.

Il verde urbano

Anche se l’urbanizzazione è ormai una tendenza globale, sembrano esserci prove consistenti che le persone anziane preferiscano, ad esempio, la visione di ambienti naturali; che il camminare nella natura sia associato ad un maggior benessere, ad un miglior funzionamento cognitivo e una miglior salute mentale. Si comprende quindi come, ad esempio, il verde urbano sia stato più volte associato a livelli inferiori di malattie cardiovascolari come l’ictus. Per le persone anziane, quindi, gli spazi verdi urbani possono essere considerato un fattore protettivo contro l’invecchiamento accelerato e come fattore riparativo dopo l’insorgenza di un evento patologico. Nel complesso, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche interdisciplinari, sia gli ambienti rurali che quelli urbani con le loro diverse condizioni ambientali pongono sfide positive e negative sulla salute umana.

Lo status socioeconomico

Il contesto socioculturale della vita di una persona sembra determinarne la longevità e il rischio di malattie legate all’età, il cui sviluppo dipende anche dall’esposizione ad ambienti nocivi o protettivi, che a loro volta sono fortemente associati allo stato sociale di un individuo (es. luogo di lavoro, condizioni di vita, ecc.). Una migliore istruzione, condizioni di vita favorevoli, migliori risorse psicosociali, una maggiore complessità occupazionale, uno stile di vita più sano e un migliore accesso all’assistenza sanitaria sembrano rappresentare dei fattori protettivi. La posizione socioeconmica, infatti, sembra determinare anche i tipi di comportamenti che saranno adottati.

Coesione sociale

Le persone sono tra loro legate attraverso un sistema, più o meno ricco, di relazioni sociali: un deficit di relazioni predispone a più alti livelli di isolamento – che a sua volta a causa del basso livello di supporto sociale – potrebbe portare ad un maggior rischio di sviluppo di una malattia legata all’età attraverso l’attivazione cronica dei sistemi immunitario, neuroendocrino e metabolico. Potrebbe infatti aumentare il livello di infiammazione cronica o di sviluppare l’ipertensione.

STILE DI VITA: ATTIVITÀ FISICA E NUTRIZIONE

Le persone in posizioni socioeconomiche più basse sembrano adottare più prontamente e più frequentemente comportamenti dannosi per la salute come fumo, comportamento sedentario, diete più povere e minore compliance terapeutica. Inoltre, le persone con un livello di istruzione inferiore sembrano essere più pessimiste, danno più peso alla gratificazione a breve termine che ai risultati a lungo termine e hanno una convinzione più forte nell’influenza del caso sulla salute.

Attività fisica

La modalità predefinita per gli esseri umani è quella di essere fisicamente attivi mentre l’inattività è associata a un maggior carico di malattia in età avanzata. Diversi studi epidemiologici hanno esaminato l’associazione tra attività fisica e invecchiamento in buona salute: l’attività fisica è un elemento chiave nel predire le possibilità di un uomo di 65 anni non disabile di sopravvivere fino all’età di 80 anni e di essere non disabile prima della morte. I benefici per la salute dell’attività fisica si riscontrano anche tra le persone che sono diventate fisicamente attive in età avanzata, suggerendo che l’attività fisica ha un impatto sia protettivo che ristoratore.

Tuttavia, il movimento avviene dove l’ambiente fisico lo consente. L’influenza ambientale sulla partecipazione all’attività fisica è ben nota: un’elevata percentuale di spazi verdi urbani fornisce un luogo per l’attività fisica all’aperto; le reti ciclabili e pedonali contribuiscono positivamente al movimento di coloro che vivono in prossimità, ecc.

Nutrizione

Oltre all’attività fisica, l’alimentazione svolge un ruolo importante nell’invecchiamento sano e ha il potenziale per ridurre il rischio di diverse malattie legate all’età. Mentre è in corso il dibattito sulla nutrizione ottimale, la dieta mediterranea, caratterizzata da una combinazione equilibrata di frutta, verdura, pesce, cereali e grassi polinsaturi e ridotta carne e latticini è considerata la combinazione ottimale per preservare la salute e migliorare la longevità: questo modello alimentare contribuisce con le sue proprietà antitumorali, antinfiammatorie e antiobesità dovute ai suoi elementi antiossidanti, grassi insaturi e fibre alla riduzione del rischio di molte. La qualità degli alimenti delle persone dipende, tuttavia, dalla sua produzione. In qualsiasi società urbanizzata, la maggior parte delle persone mangia cibo allevato da altri, che molto spesso contiene additivi non aggiuntivi che possono influenzare la salute umana. Inoltre, il contesto socioeconomico gioca un ruolo importante nelle scelte alimentari delle persone, poiché le classi sociali occupazionali più elevate sono significativamente associate a una maggiore spesa alimentare, che a sua volta è associata ad acquisti più sani. Nel complesso, gli alimenti ad alta densità energetica e meno nutrienti sono spesso fonti di calorie più economiche, mentre una qualità alimentare superiore è spesso associata a costi più elevati.

 

Contenuto originario apparso sul Giornale di geriatria e gerontologia

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