Papa Francesco ci ha accolto con queste parole che hanno subito risuonato nelle tante emozioni che portavamo nel cuore. Abbiamo vissuto questa visita con trepidazione e spirito di servizio: fin dal primo minuto sapevamo bene che avremmo portato con noi tutti i nostri ospiti, i loro famigliari e i nostri operatori, tutti parte della Comunità di Rho e dell’opera iniziata 68 anni fa dal dr. Giuseppe Restelli; e, nel breve scambio di una battuta, abbiamo affidato a Lui tutte le persone che animano la Fondazione e con loro anche tutte le preghiere che hanno nel cuore.
Vi esorto a camminare insieme come fratelli e sorelle, perché la fratellanza rende le persone più libere e felici. Il mondo non finisce con noi stessi, per favore! La comunità non si fa davanti allo specchio, io e lo specchio, no! Scopriamo veramente il mondo solo quando camminiamo insieme con gli altri, giorno per giorno. Per questo è importante la Parrocchia
Ogni giornata è scandita dal rispetto per le persone fragili
di Antonella Lattuada
Ci sono i doni piccoli, che giungono spesso inaspettati, ma che ti sanno regalare emozioni fortissime. Ci sono i valori inestimabili, nascosti nella malattia e nella sofferenza, e ci sono le persone, con tutte le loro storie, che andrebbero ascoltate e capite per poter curare le ferite che la vita ha lasciato. E poi c’. la vocazione personale, che attraverso le nuove variabili che, quotidianamente, ti si pongono dinanzi, ti spinge a reagire e ad abbracciare ogni piccolo segno, ogni sensazione, come se fosse una nuova sfida, accogliendo l’adrenalina che l’accompagna.
In questa settimana, tra le attività di routine del mio lavoro in fondazione, preparando i doni (anche una sciarpa realizzata dalle ospiti della Casa di Riposo) per Papa Francesco, ho avuto l’impressione che esista veramente un grande progetto per ognuno di noi. Il tempo sorre veloce e non sempre si ha il tempo di riflettere quanto sarebbe necessario. Ci sono però i compagni di viaggio che, come Fabio Massironi e tutti gli educatori del servizio, hanno ideato e realizzato il quadro donato al Papa; c’è poi la sig.ra Valentina che, pazientemente e con grande cura, ha confezionato una calda sciarpa per il Santo Padre; il Direttore Giuseppe Re che compreso l’importanza di questo incontro e lo ha interpretato con umiltà, facendosi rappresentante di tutti i nostri ospiti.
Ringrazio le colleghe, i colleghi e, naturalmente, le suore per ogni piccolo gesto di attenzione avuto in questi ultimi giorni! Ma soprattutto ringrazio il nostro fondatore, il dottor Restelli, perché come “Uomo del fare”, sempre lucido nelle intuizioni ed attento nelle scelte da compiere, ha saputo “farsi prossimo”, lasciandoci qui ad occuparci di una struttura assistenziale di prim’ordine dove ogni giornata scandita dal rispetto per tutte le persone in situazione di fragilità.