Grazie alla campagna vaccinale, alle misure di protezione e all’attenzione di tutti ci troviamo in un fase in cui l’infezione da SARS-CoV-2 appare decisamente sotto controllo. I sacrifici che hanno caratterizzato le prime fasi della pandemia ci hanno aiutato a comprendere meglio la malattia e a elaborare efficaci protocolli di cura.
I giorni del lockdown sono lontani e, con il migliorare della situazione, il Governo e le autorità sanitarie hanno progressivamente allentato le misure di protezione generale. L’obbligo di indossare la mascherina, come il divieto di assembramento o il mantenimento rigido della distanza interpersonale, ha subito degli allentamenti e il prossimo 31 ottobre dovrebbe essere eliminato anche all’interno degli spazi e delle strutture saniatrie. Non c’è ancora una disposizione ufficiale, ma sembra che pazienti, ospiti, operatori e visitatori potranno accedere e sostare nelle strutture senza più indossare la mascherina.
Difronte a questo cambiamento ci troviamo con la consapevolezza di servire persone fragili. Gli anziani di cui ci prendiamo cura sono nella maggior parte dei casi portatori di pluripatologie croniche e, pur nella protezione assicurata dalla vaccinazione, per loro l’infezione da SARS-Cov-2 può ancora rappresentare un potenziale evento negativo più di quello che potrebbe colpire un giovane adulto.
Sulla base di queste motivazioni, e in accordo con la DGR n. 6387 del 16 maggio 2022, all’allegato 7, sub E “Protocollo post emergenza” con cui Regione Lombardia ha previsto la necessità di utilizzo della mascherina fino al 31.12.2022 quale misura di prevenzione e protezione per il personale addetto all’assistenza degli utenti/ospiti e per i familiari, nell’ambito di tutte le unità d’offerta della rete territoriale sociosanitaria e della salute mentale, all’interno dei servizi gestiti dalla Fondazione Restelli resta necessario l’utilizzo della mascherina per tutto il personale e per i visitatori esterni, parenti o fornitori che siano.
Oltre che una disposizione degli organi regionali preposti al governo della salute, siamo dell’avviso che, avvicinandosi la stagione invernale e, con essa, alle normali condizioni che facilitano la trasmissione virale e che i nostri pazienti fanno parte di una popolazione fragile, mantenere alta prudenza e sicurezza sia una cosa buona e doverosa.
Rispetto alla posizione del Ministero della Salute, Franco Massi, Presidente nazionale di UNEBA, ha così sintetizzato la posizione di molte strutture socio sanitarie come la nostra: “Proteggere al massimo le persone fragili, come anziani e persone con disabilità, era e resta la nostra priorità. Tutte le scelte partono da qui. Fin dall’inizio della pandemia. Uneba ha sempre dato indicazione agli enti di rispettare scrupolosamente le norme, a tutela delle persone accolte. Ma consigliamo anche di affidarsi alla competenza dei direttori sanitari delle singole strutture: le diverse situazioni ambientali e le diverse tipologie di persone accolte possono suggerire scelte diverse. Ed è giusto che siano le direzioni sanitarie a valutare. In generale, suggeriamo grande prudenza, ed un controllo in più – purché non vessatorio!- anziché uno in meno. Sarebbe facile per noi dare il ‘liberi tutti’, perché ridurremmo l’impegno per il personale e daremmo prima soddisfazione ad alcuni famigliari, ma la nostra responsabilità è proteggere le persone che ci sono affidate. E sappiamo bene, per esperienza, quanto duramente il Covid può colpire anziani e persone con disabilità”
In attesa di leggere i prossimi provvedimenti ufficiali di Ministero e Regione Lombardia, la Direzione Sanitaria e la Direzione Generale della Fondazione Giuseppe Restelli in accordo con le norme vigenti ricordano che l’utilizzo obbligatorio della mascherina FFP2 per i visitatori esterni resta in vigore fino al prossimo 31/12/2022, così come l’accesso resta vincolato all’esibizione di un green pass rafforzato fino al prossimo 31/12/2022.
Siamo certi che comprenderete che le motivazioni alla base di questa decisione vanno solo e unicamente nell’interesse di proteggere al meglio gli anziani fragili che ci sono affidati.