L’amore che cura: fra sacrificio e inclusione socio-lavorativa

21 Feb, 2024 | Comunità, Notizie

Tra le palazzine che si snodano tra via Carroccio e Via Cadorna c’è una piccola comunità costituita da sette infermieri giunti dall’India, nel corso del 2023, e che unitamente  alle cinque religiose  anch’esse indiane, presenti da anni nella struttura, ogni giorno, si alternano con i colleghi nella cura degli ospiti della Fondazione Restelli. Ognuno di loro ha una storia, fatta di lontananza, costruita su sentimenti di affetto e di passione, ma anche di sacrificio. È qui, in Fondazione Restelli, che i due giovani infermieri, allontanandosi dal paese d’origine, per prestare il servizio nella nostra comunità, hanno celebrato dopo mesi di distanza il loro «primo» San Valentino insieme in Italia con una visita al Duomo di Milano.

La storia di Binoy e Nisha

Binoy, 37 anni è volato in Italia la primavera scorsa, lasciando in India la moglie ed il figlio Derrik di soli 5 anni. Dopo mesi di lontananza anche Nisha è arrivata qui a Rho per prendersi cura di ciascuno dei 240 ospiti della casa di riposo rhodense. Ed è giunta proprio in prossimità delle festività natalizie, quasi fosse una sorpresa per Natale, ed in tempo per festeggiare il compleanno del marito.

«Era difficile stare lontani l’uno dall’altro ed era complicato vivere il nostro legame coniugale solo con le videochiamate, rese pressoché impossibili dal fuso orario e dalle esigenze di servizio» ci raccontano entrambi. Ora sono insieme e possono festeggiare la festa degli innamorati sotto lo stesso tetto, anche se lontani dai loro affetti più cari, soprattutto dal figlio rimasto a casa con i nonni. Per più di sei mesi la coppia è rimasta separata, lui in Italia e lei in India, ma la solitudine è sparita quando prima di Natale superate tutte pratiche burocratiche anche lei lo ha raggiunto per lavorare presso la casa di riposo di Rho «Un salto nel vuoto all’inizio, – spiegano -, perché in Italia non conoscevamo nessuno.»

La passione per la professione di cura

La passione per il lavoro li ha portati a Rho a più d 6000 chilometri dalla loro terra d’origine. Terminati gli studi di infermieristica ed accumulati alcuni anni di esperienza presso grandi ospedali di Nuova Dehli nel loro Paese, entrambi hanno lasciato il Kerala, stato nel sud dell’India, e sino giunti in Lombardia. Nella primavera scorsa, infatti,  l’uomo  ha trovato impiego, attraverso un’agenzia di lavoro,  la ‘JOB Just on business’, con sede a Milano ed è  entrato a far parte del personale infermieristico di Fondazione Restelli.

Una storia, quella della coppia che, in un futuro prossimo, potrebbe diventare quella di tanti altri colleghi indiani, dopo l’annuncio del ministro della Salute di guardare ad accordi con l’India per reclutare personale a fronte della cronica carenza di infermieri in Italia.

San Valentino, un momento per Binoy e Nisha per celebrare il loro legame così speciale, ma anche per ricordare la stima e l’affetto che condividono con i loro colleghi. Nelle sfide quotidiane in questi mesi hanno trovato sostegno reciproco e solidarietà, formando legami che vanno oltre il semplice lavoro di squadra.  Il loro San Valentino italiano è diventato un’occasione per onorare questo impegno altruista e rinnovare la propria dedizione a migliorare la vita degli altri ovvero degli ospiti della casa di riposo Perini.  Attraverso la loro dedizione e il loro impegno, mostrano ogni giorno che l’amore può guarire. Binoy e Nisha un bene prezioso, come tutti gli infermieri e tutto il personale sanitario che sono un esempio luminoso dell’amore che cura e non solo a San Valentino.

L’articolo è stato pubblicato su “Settegiorni” di Rho
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