E’ stato un dialogo a più voci tra chi lo ha conosciuto, ha lavorato a suo fianco e ancora oggi porta avanti la visione di cura e di comunità solidale, fraterna e responsabile. Grande partecipazione all’evento di presentazione della riedizione del libro “Giuseppe Restelli. Il Manager della Carità”, scritto da Angela Grassi, pubblicato dalla casa editrice In Dialogo (2025).
Nell’ambito dei festeggiamenti per il 70° anniversario di Fondazione Restelli, abbiamo voluto ricordare la figura del nostro fondatore, Giuseppe Restelli e fare memoria della sua eredità umana e professionale
“Lavorare a una seconda edizione – ha precisato Angela Grassi – mi ha permesso di recuperare nuovi documenti, in particolare nell’Archivio dell’Istituto secolare Cristo Re e negli Archivi comunali. E’ stato così possibile ricostruire in modo ancora più approfondito la sua personalità di uomo del fare, sempre ispirato dal Vangelo. Giuseppe Restelli era un uomo poliedrico, è stato un partigiano, è stato capo del personale del Gruppo Eni fondato da Enrico Mattei, è stato per noi a Rho il fondatore della casa di riposo e della Fondazione che oggi porta il suo nome. E’ stato un uomo impegnato nella politica, nelle fila della Democrazia Cristiana. Ha aderito al pensiero di Giuseppe Lazzati e all’Istituto Cristo Re, un laico consacrato che ha scelto di impegnarsi nella sua vita in tanti modi. E’ stato un maestro per molti e continua a esserlo. La sua capacità di guardare oltre ha anticipato idee che oggi sembrano ultramoderne e lui ha portato avanti già negli anni Ottanta. Spiccano la sua cura per le persone, la sua urgenza di agire di fonte a un bisogno, la sua illuminata creatività caritativa”.
Nel corso dell’incontro, sono intervenuti molti rappresentanti della comunità, ciascuno ha condiviso il suo ricordo di Giuseppe Restelli. A fare gli onori di casa il presidente della Fondazione Restelli, Angelo Garavaglia, che ha ribadito “di fronte a ogni decisione anche oggi ci si chiede cosa avrebbe fatto Restelli. Per noi rimane una faro, da cui non si può prescindere”. Il direttore generale Giuseppe Re che ha parlato del dottor Restelli “con affetto e gratitudine”. Ed ancora Franco Massi, Presidente nazionale Uneba, il consigliere regionale Carlo Borghetti, che ha lavorato a suo fianco per molti anni, “è stato un visionario che sapeva mettere a terra le sue visioni in campo assistenziale, uomo di una fede smisurata, vissuta da laico consacrato, con un carattere burbero contro il quale ha lottato tutta la vita, ma testimone di un amore per il prossimo che ancora moltissimo ci dice oggi e ci sprona ad essere all’altezza della sua eredità”. Ed ancora il sindaco di Rho, Andrea Orlandi. L’ex direttore sanitario Milena Bianchi ha rievocato l’attenzione a medici e personale, Angelo Casati (membro del Cda della Fondazione) ha parlato delle borse di studio ideate per far conoscere ai giovani Giuseppe Restelli. Mario Anzani, presidente di ANPI ha ricordato “l’azione di partigiano che non imbracciava armi per scelta morale e il coraggio di difendere sempre la democrazia”.