La vita, pur nella sua apparente semplicità, è sempre una storia unica e irripetibile che, come nel caso della sig.ra Santina Noè che oggi soffia sulle sue prime 100 candeline, ne incrocia mille altre assistendo alla Storia nel suo immediato accadere.
Santina – ospite presso la RSA C Perini di Rho fina dal 2014 – nacque a Trenno il 25 agosto 1923, solo pochi giorni prima che il piccolo comune alle porte di Milano fosse annesso alla Città (era il 02 settembre del ’23), mantenendo però quel carattere ‘rurale’ caratterizzato dal verde di Cascina Melghera e del Bosco in Città.
Dopo un’infanzia semplice ma felice, come d’uso a quei tempi, la sig.ra Noè inizia subito a lavorare per contribuire al bilancio famigliare: ha 15 anni e nel 1940, due anni dopo, entra a far parte della squadra di operai della ditta Fratelli Borletti. L’azienda – come ricorda Santina – era già famosa per la produzione di orologi, sveglie e tachimetri e, come molte in quegli anni, converte la propria produzione per andare incontro all’economia di una guerra che si rivelerà fra le più spaventose. In quegli anni, proprio mentre Santina è al lavoro, una visita ai reparti di produzione le permetterà di conoscere il Duce, Benito Mussolini.
Quelli alla Fratelli Borletti sono anni intensi e difficili, ma sono anche gli anni in cui, in una sorta di dopolavoro, il Conte Borletti sostiene la squadra di basket aziendale che, partita dopo partita, vincerà il primo campionato italiano nel 1936 e diventerà quell’Olimpia Milano di cui tutti oggi conosciamo il palmares.
Sono altresì gli anni dell’incontro con Carlo Brivio, marito amatissimo, dal matrimonio con il quale nascerà subito Maria Luisa – scomparsa prematuramente – e della vita a Figino. Nel 1950 Santina decide di lasciare il lavoro – forse anche complice la stabilità del lavoro di Carlo, Custode presso il Cimitero Monumentale di Milano – per dedicarsi alla famiglia e alla casa.
Una vita lunga quella della Sig.ra Noè che in più occasioni è stata testimone di avvenimenti che hanno segnato la Storia e che oggi riceve la gratitudine e il riconoscimento della Comunità attraverso gesti e atti che ne festeggiano il centenario.
Alla sua festa – allestita presso il soggiorno del reparto della RSA Perini che per l’occasione si è arricchito dell’allestimento fotografico e testimoniale del Museo del Basket di Milano – il Vice Sindaco di Milano, Anna Scavuzzo, le ha consegnato l’Ambrogino d’Oro. “Per prima cosa le porto un bacio e gli auguri del Sindaco Sala, così come il ricordo per il suo Carlo che tanto ha dato al Comune di Milano. Oggi è così una doppia occasione per fare festa, facendo gli auguri a lei e avendo un pensiero per Carlo.”
Anche l’Olimpia Milano non è voluta mancare e, per una delle sue prime tifose, ha realizzato e donato a Santina una maglia personalizzata con il suo nome e il numero 100. Accanto all’impegno della squadra anche quello del Museo del Basket di Milano che ha contribuito ad allestire la sala con tanti ricordi ed ha donato a Santina una riproduzione dello slogan della ditta Borletti.
Il Sindaco di Rho, Andrea Orlandi, come da tradizione, non ha voluto far mancare l’affetto e la testimonianza della Comunità Rhodense così come tutta la Fondazione Giuseppe Restelli, dal Direttore Giuseppe Re al Consiglio di Amministrazione rappresentato dall’Ing. Alberto Rigo e dal dr. Franco Massi, già direttore della Rsa ed attuale presidente di Uneba Nazionale.
Nel 2023 la Fondazione Giuseppe Restelli Onlus ha già festeggiato 3 ospiti della RSA C. Perini che hanno raggiunto il traguardo del secolo di vita, senza dimenticare però la Sig.ra Bambina (101), la Sig.ra Giuseppina (102) e la Sig.ra Gaetana (103) che hanno iniziato a soffiare sui loro prossimi 100 anni.