Anche se ricoverato, Papa Francesco non ha disatteso l’Angelus domenicale e, forse complice la sua esperienza di degente, ha avuto parole di attenzione per il sistema sanitario e per quella che ha definito “l’unzione dell’ascolto, della vicinanza, della tenerezza, e della cura”.
Grazie al Vangelo di Marco in cui si descrivono gli Apostoli che “ungevano con olio molti infermi e li guarivano” (Mc 6, 13), il Papa si è soffermato sulla ‘natura’ di quest’olio che non è fatto solo quello utilizzato nel Sacramento dell’Unzione degli Infermi ma, con un significato ancora più profondo, “è anche l’ascolto, la vicinanza, la premura, la tenerezza di chi si prende cura della persona malata: è come una carezza che fa stare meglio, lenisce il dolore e risolleva. Tutti noi, tutti, abbiamo bisogno prima o poi di questa “unzione” della vicinanza e della tenerezza, e tutti possiamo donarla a qualcun altro, con una visita, una telefonata, una mano tesa a chi ha bisogno di aiuto“.
L’importanza di un servizio sanitario gratuito ed accessibile
La riflessione di Francesco si è poi soffermata sull’importanza di garantire un Sistema Sanitario accessibile a tutti, gratuito, definendolo un “bene prezioso”. Non ha dimenticato di ringraziare e valorizzare il lavoro dei medici e di tutti i professionisti che operano nel sistema della cura.
Ha infine sottolineato come sia necessario che il mondo delle istituzioni sanitarie di vocazione cattolica venga preservato e, se necessario, anche salvato economicamente perchè i servizi offerti non devono produrre profitto ma crescere in uno spirito gratuito. È a partire da queste parole che UNEBA ha espresso piena adesione al pensiero di Francesco, ringraziandolo per aver ribadito la necessità di conservare la vocazione al servizio gratuito per l’uomo sofferente, che è propria dell’identità di Istituzioni che si riconoscono nella dottrina sociale della Chiesa. L’attenzione dell’Associazione è però anche andata verso la necessaria salvaguardia delle Istituzioni socio sanitarie no profit, sempre più sottoposte alle pressioni del mondo socio sanitario for profit, per continuare a garantire la gratuità dello stesso servizio per tutti e non consentire, a quanti hanno possibilità economiche, di accedere a servizi di eccellenza negati a quanti non dispongono di adeguate risorse.
